martedì 31 luglio 2012

La bella Duchessa

Le volpi di Bullfinch non sono per niente male. Mi ricordavo che avessero carne più dura. E l'acqua di qualche ruscello è gelida al punto giusto. Il sole sorge e non riesco a prendere sonno.
Si potrebbe optare per passare sulla rotta dei bovini o magari deviando sulla tratta degli schiavi. Una qualche tratto simile a queste, sicuramente sicure. Se poi si fanno vivi quelli dalla M.D.C. allora in dieci minuti la tratta è fatta.

I Cimiteri delle navi. Per gli Dei. Non ci ripensavo da una vita, dai tempi del contrabbando. Mi sento anche i peli del culo dritti. Tutte le storie sentite tra gli ubriaconi in giro per il 'Verse. Nelle migliori bettole maleodoranti del 'Rim.
"Io ci sono stato lì, ai confini del 'Verse, in uno dei cimiteri...mooolti anni...hick!...fa."
Si faceva chiamare Draco, ma probabile che avesse un qualche nome russo considerata l'accento tanto evidente quanto la puzza di vodka che sputava fuori ogni volta che apriva bocca. Una gamba di legno, una benda su un occhio, un braccio mozzato. Barba bianca fino all'inguine ed un paio di denti d'oro (patacche).
"Sei solo un vecchio cazzaro che ha perso le zampe lavorando in miniera!"
Gli urlano dietro altri tipi dall'aria burbera e poco raccomandabile. Draco insiste.
"Io ero un corsaro branco di sbarbatelli. Ho solcato i cinque mari e sono anche stato oltre i confini del 'Verse conosciuto!"
Ma inutilmente il vecchio suscitava solo l'ilarità e le risate della gente. Sarà che forse ero un ragazzotto di poco più di vent'anni, ma quelle storie le trovavo interessanti. Forse gli credevo anche al vecchio. Un pò di vodka ed il vecchio mi comincia a raccontare la storia della sua vita. Donne, duelli all'ultimo sangue, la sua flotta di cinque Wyoming e la sua nave ammiraglia di nome Fort Second ispirato a chissà quale storia di guerra. Ma a me interessavano i cimiteri.
"Non è posto per sbarbatelli, forse neanche per barbatelli. Non con la Duchessa a piede libero."
Lo guardo, sgrano gli occhi ed è evidente che non capisca.
"La Duchessa Senza Volto, ragazzo."
Chiedo spiegazioni e così comincia a raccontare.
"Prima che ci fosse il 'Verse conosciuto e tutta questa rivalità tra i sistemi...se non mi sono rimbambito si tratta della seconda colonizzazione, quando ricominciò l'espansione dal Core al 'Rim. Tra le navi in esplorazione, un'ammiraglia era governata da una delle più belle donne che il vecchio 'Verse aveva potuto conoscere. Scomparso il marito nello spazio, decise di partire alla ricerca dell'amato. L'oscurità e lo sconforto tuttavia cominciarono a logorare la giovane donna ed insieme agli anni perse anche il senno. Rifiutandosi di atterrare e fare rifornimento, sedusse e addormentò con qualche veleno il suo equpaggio che venne poi utilizzato come carburante per la nave. Tanto fu l'orrore nel Cosmo che questa scelleratezza venne punita. La nave divenne invisibile così che se anche avesse ritrovato il marito, questo non l'avrebbe mai vista. Ed inoltre fu condannata a vagare per sempre solo nei cimiteri delle navi, così che se avesse ritrovato l'amato, sarebbe stato solo da cadavere. "
Sento tutt'ora un brivido lungo la schiena nel ripensare a questa leggenda. Ma non finiva così.
"Molti, anche io, hanno sentito la Duchessa, poichè non la si può vedere, impossibile anche che venga segnalata da potenti sensori. Prima si sentiranno dei canti, quasi ammaliani, poi comincerà un pianto disperato. Poi si verrà lookati. A quel punto si può solo scappare e sperare che si sia scelta la direzione giusta e di avere sufficiente carburante per scappare. La Duchessa cerca ancora il suo amato e finchè non lo trova, continuerà ad alimentare la sua nave con i cadaveri dei naviganti."
Prendo l'armonicada dentro la camicia; me la rigiro tra le mani. Un paio di coordinate scritte sul retro.
"Io sono vecchio ed inutile. Se pensi che la pelle valga più di qualunque ricchezza, suonaci con questa armonica, ti porterà fortuna. Altrimenti, sul retro...e la Duchessa."
Non credo di avere abbastanza fegato dal scoprire cosa ci sia alle coordinate segnate dal vecchio Draco. Nonostante la guerra e nonostante tutto, credo che non avrei ancora le palle di scendere lì sotto, in qualche angolo del 'Verse e scorprire se il vecchio si sia preso burle di me o se mi avesse fatto un regalo per averlo ascoltato, forse il primo e l'unico, dalla prima all'ultima parola.
Certo è che la Duchessa dovrà aspettare ancora prima di bruciarmi in un reattore.

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