mercoledì 11 luglio 2012

...forse non tutto si ferma

Sbarbatello e con un paio di rotte alle spalle.
Era forse il quinto viaggio, tenevo ancora il conto in quel periodo. Shijie. Baratto di pelli invernali di orso per latte di mucca. Dicevano che da quelle parti c'erano piloti che sapevano il fatto loro. Di cercare nelle locande, in quei posti c'è ampia scelta.
La Mucca Ammaccata. La fantasia del 'Verse non ha fine. Il primo tipo voleva il cinquanta per cento degli incassi, il secondo voleva diventare capitano. Erano pochi che avrebbero portato una nave con un dicottenne sbarbatello uscito da qualche mese da St. Andrew. Mi ero quasi rassegnato all'idea.
Harry Bolton era un ragazzino della mia età, bassetto e tozzo, con una lunga coda bionda. Mi piomba alle spalle e mi picchietta le spalle.
"Ehi nanerottolo! Ho sentito che cerchi un copilota. Beh hai davanti il pilota più veloce del 'Rim."
Un fottuto grugno sul muso. Io biascico qualcosa tra l'inglese ed il saint. Lui scoppia a ridere.
"Cosa cazzi ti ridi nano!"
E non l'avessi mai detto. Mi si butta addosso e partono le botte. Piccoletto ma menava bene le mani. Quando avevamo la faccia livida ed il padrone della bettola ci butta fuori a calci, ci guardiamo.
"Harry."
"Rögnvaldr."
Mi guarda sconvolto.
"Red."
"Ecco...meglio Red. Facile e semplice. E non ti ride in faccia mezzo 'Verse."
Mi convince. All'inizio si faceva pagare poco, poi divenne come ogni altro pilota. In plancia per piacere e per sentirsi vivi. Alla fine nonostante i venti centimetri di differenza eravamo una bella coppia. In un paio d'anni potemmo farci il nostro equipaggio e la nostra nuova nave: la Dick Frick.
Che nome di merda.
Bolton era ubriaco, io stavo su quel livello. Bordello del Jackmark, Safeport. Serata libera per l'equipaggio, dovevamo festeggiare gli ultimi acquisti: Mona ed Abdul, di ritorno da Richleaf. Come ogni volta, tornati alla nave alle quattro del mattino Harry non sembrava molto felice per la scopata.
"Cazzo Red! Ma ti sembra che una puttana ti manda in bianco perchè hai un cazzo troppo grande! Invece di essere felici, di essere soddisfatti di avere un bel giocattolo, loro che fanno? Scappano spaventate. Neanche fosse un mostro."
Povero Bolton ci era rimasto male. Io mi piego in due dalle risate. Mona che entra nella cambusa attaccata ad una bottiglia di vodka di Koroleva.
"Abbiamo una nave di cazzuti superdotati. Se se come no! Dovremmo farci chiamare l'Equipiaggio dei Cazzi Lunghi."
La risata generale si amplifica. Ed io ero abbastanza ubriaco per sparare la mia.
"Dick Frick. Cazzo mostruoso."
A parte errori d'Inglese che nessuno capì mai, se non dopo molti mesi, il nome piacque. 

Cap City. Bolton mi contatta. Ha la nave su Horyzon. Lo raggiungo allo spazioporto. Lui se la ride. Io per poco non crepo. Avevo creduto che dopo essere stati abbattuti a Withmon, un anno fa, la nave fosse stata completamente da buttare. Ed invece era lì. Con i propulsori nuovi e con una completa risistemazione dello scafo. Ma era lei. Bolton aveva pensato di non cambiare il nome, di aggiungere un II alla fiancata sotto lo stemma. L'equipaggio da buttare tutto ovviamente, ma lei era tornata.
"Come ai vecchi tempi Fratello?"
"Come ai vecchi tempi Fratello."
Mi avvicino alla nave. La tocco e mi ci specchio quasi. Vedo il ragazzino sbarbatello e molto più giovane di me. Poi mi guardo e penso che forse, non si è fermato tutto. Ora sono nei DD, l'Almost Home è il mio nuovo equipaggio. Ma un Pilota deve avere la sua nave. Un Pilota deve avere il suo angolo di 'Verse nel quale fermarsi e fumarsi una sigaretta, osservando in lontananza una delle cinque stelle brillare. Ed un contrabbandiere muore contrabbandiere.


Nessun commento:

Posta un commento