domenica 29 settembre 2013

Shotgun Fire

"Niente pelliccia questa volta?"
"Non schiatterò di caldo al tuo matrimonio."
Un completo molto semplice e sobrio, camicia, giacca e pantaloni. La colorazione è grigia. Più mi guardo più penso che avrei dovuto dire ad Eolen di portare la pelle di tigre come col matrimonio di Eir.



"Smettila con quella cazzo di pelliccia, Red, non siamo a Winter."
"Allora dovevo mettere il browncoat."
"Tantomeno in guerra. Relax Red, relax. Piuttosto, visto che tu già sei pronto accompagna tuo figlio in chiesa che io aspetto Eir. Vi raggiungiamo."
E quando lascio la stanza del saloon per scendere al pian terreno ho una strana sensazione. Olvir scorrazza, di tanti in tanto mi guarda per assicurarsi che non mi sia perso. Accelero il passo solo quando esce dal saloon poco prima di me. All'esterno del saloon ed in quella stradina laterale alla main street c'è un bel baccano. I miei compagni dell'Almost Home, chi più o meno in anticipo o in ritardo, si attardano anche loro per avviarsi in chiesa. Incrocio con lo sguardo Jack ed in braccio una piccoletta che riconoscerei tra mille: Cecilia. Mi avvicino a loro per accarezzare il visino della bimbetta. Poi quando mi sento tirare il giacchetto dal basso, capisco il perchè della brutta sensazione. Mi volto lentamente.
"Daddy! C'è zio Ritter!"
Guardo Olvir ed annuisco. Lui corre verso Eleazar pretendendo da lui di essere preso in braccio. Lo fa, con aria stanca e pigra, così come permette al piccoletto di torturargli il naso.
"Mungere vacche non ti ha ancora ammazzato, vecchio mio!"
 Una poderosa pacca sulla spalla del coroniano, di quelle che lui apprezza tanto.
"Wright, simpatico come un pugno nello stomaco".
"O sul naso."
Intanto nonostante le premesse iniziali, arrivano anche le due rispettive signore: Eolen ed Eir. La prima mi butta addosso un occhiaraccia severa del tipo non ti avevo detto di portare tuo figlio in chiesa?. Ma l'altra è decisamente più convincente. Mi avvicino alla meccanica per poterla stritolare per bene.
"Stai una favola Sterling."
"'ttanediguerra Polly! E' vero anche che non devi aspettare i matrimoni per abbracciarmi."
"Prima pensiamo a liberare il 'Verse. Una cosa alla volta."



La cerimonia è stata intima, con pochi invitati, gli stretti, da entrambe le parti. Eppure tutto il paese è nella piccola chiesetta per vedere l'unione della figlia del fornaio con un soldato della resistenza. Bolton è ben visto da quelli del paese: la benda sull'occhio gli da un'aria rispettabile. Ma era meglio quando c'era Rooster a far da pastore. Il Reverendo la sta tirando troppo per le lunghe. Poi a furia di parlare di pecore e greggi, comincia a venirmi fame. Dannazione. Harry e Sarah saranno felici insieme. Mi guardo intorno. Perchè Haggerty sta di fianco ad Ed. Mmm. La cosa mi puzza.

A fine cerimonia mi guardo intorno: trovo mia moglie che parla con Cortes e mio figlio che viene stropicciato dalla 'leafer. Dei...forse era quella la brutta sensazione. O forse no.
"Wright."
"Che succede Capitano? Quella faccia non mi piace."
"Bolton ha richiesto il congedo definitivo dall'Array."
"E perchè non me l'avete detto?"
"Una cosa alla volta Wright. Vedrai che quando tornerà la settimana prossima, ti dirà tutto. Oh e a proposito."
"What else?"
"Su raccomandata dell'Ammiraglio Rose e dell'Alto Comando, oltre che di qualche altro pezzo grosso dell'Intelligence, abbiamo un nuovo pilota nell'Array trasferita direttamente dal Quarto da Safeport. Tra le sue referenze dice che viene da Spartaca, ha seguito un addestramento militare da Sottufficiali ed è stata Capitano di Vascello a Serenity Valley. Ha delle buone referenze, ci farà comodo visto che Bolton non sarà più dei nostri."
"Come si chiama?"
"Rogers. Sheena Rogers."
Si, era questa la pessima sensazione. Sicuramente questa. 

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