domenica 4 agosto 2013

Revenge

E' presto: sono le quattro e mezza.
Cortes non si è svegliata ed io non l'ho disturbata questa mattina.
La plancia della Leviathan è deserta, così come il ponte. L'equipaggio è sull'Almost Home, o forse nelle proprie cabine. Parte delle cabine dei passeggeri allestite a celle di detenzione per i trasporti dei prigionieri: dei tre prigionieri. Una sigaretta tra le labbra, tabacco buller.
"Qui Sharpe, richiesta di rinforzi nel quadrante quattro del confine. Siamo sotto attacco!"
Una profonda boccata di fumo. Mi avvio in direzione della stiva vuota, piena. Tutto è pronto per partire.
"Dei! E' morto?"
"Non ancora Red Wright! Devo portarlo in sickbay."
Bolivar coperto di sangue ed un foro nel cervello. Non è grave dice Adler. Come può un proiettile in testa non essere grave. Dei!
Controllo nuovamente la disposizione delle casse e il blindato sistemato ad un angolo della stiva, coperto dal telone nero completamente. Altro fumo che si solleva nella stiva disperdendosi in aria.
"Rooster! Dove diavolo è Rooster?!"
Catturata. In ostaggio. I pirati vogliono trattare. Adler dovrà fare un miracolo e pregare i suoi Dei e quelli di Bolivar se lo vuole riportare qui in piedi. Rooster potrebbe essere già stata uccisa da quelle bestie. Ah! Figli di puttana. Il tempo delle trattative è finito. Moriranno e moriranno tutti. Morirà Black, sua sorella e tutti fino all'ultimo cane che si portano dietro. Le loro navi saranno distrutte una dopo l'altra. Hanno ucciso Bolivar ed hanno ucciso Jack - perchè hanno ucciso anche lei, lo so. Inchioderò i corpi di quei bastardi sulla prua della Leviathan allo stesso modo dei Marauders. E consegnerò i loro corpi bruciati a quella puttana di Ward.

Nessun commento:

Posta un commento